venerdì 13 giugno 2008

Libri di maggio

Anche il mese scorso mi sono imbattuto in libri che, a loro modo, sono tutti un po' speciali. C'è però da dire che ho interrotto la lettura di un romanzo che sta avendo moltissimo successo e che non citerò, perché intendo dargli un'altra possibilità.
Da questo mese, poi, ho deciso di modificare leggermente la formula e di non assegnare voti alle mie letture: ci ho pensato, e mi sembra molto meglio così per tanti motivi.
Ecco ciò che ho letto in maggio:

Attraversami, di Christian Mascheroni (Las Vegas). Mascheroni ci porta in un mondo afflitto da un Regime che vieta qualsiasi manifestazione d'amore. Una legge che, se non rispettata, prevede punizioni severe o addirittura atroci.
Nella cittadina di Silence cominciano, così, ad accadere strani fatti, eventi spettacolari grazie ai quali la dolce Cljo e Husky, il ragazzo dallo sguardo di lupo ferito, potranno sognare in segreto un futuro insieme e combattere per realizzarlo. Tutto questo per non lasciare che l'amore resti soffocato sotto l'assurdo dettame del Regime.
Chi ha amato "Impronte di pioggia" (come il sottoscritto) non rimarrà deluso e ritroverà lo stile di un autore che sembra conoscere profondamente la sensibilità insita nell'essere umano (se ancora vogliamo crederci). L'amore potrà tornare a trionfare? Non lo so, ma almeno nei libri pare di sì...

Voci, di Dacia Maraini (Rizzoli). Un romanzo giallo intenso e coinvolgente. La penna della Maraini sa essere dolce e raffinata come il profumo dei tigli (chi ha letto il romanzo sa a cosa mi riferisco) e poi sorprenderti con veri e propri squarci di forte tensione, nei quali lo stile, adeguandosi alla storia, subisce un brusco cambiamento e si fa secco e tagliente. Per me, una maestra. Da leggere.
Dalla quarta di copertina:
"Una porta, un paio di scarpe da tennis azzurre, l'odore acuto di disinfettante: nella stanza, una ragazza uccisa da venti coltellate. Un'altra ragazza, giornalista in una radio privata, sta conducendo un'inchiesta sulla violenza contro le donne. E quando scopre che la vittima abitava nel suo stesso palazzo, si sente coinvolta direttamente e inizia una sua personalissima indagine sulla violenza. [...]"

Tutto per una ragazza, di Nick Hornby (Guanda). Lo ammetto: io adoro Nick Hornby. Riuscirebbe a farmi leggere anche un trattato di fisica quantistica e, probabilmente, farmi perfino capirci qualcosa. Questo romanzo, è vero, non è all'altezza dei precedenti, specie se pensiamo ad "Alta fedeltà" o a "Un ragazzo", ma un autore che riesce a incollarti alla pagina raccontandoti una storia d'amore tra due adolescenti alle prese con un forte cambiamento di vita (non pensate nemmeno lontanamente agli adolescenti-finti-di-chi-sapete) in maniera semplice e tutto sommato non originale (fatta eccezione per i viaggi temporali, davvero divertenti e, in un certo senso, inquietanti), è uno che sa il fatto suo. Oltretutto, in giro su internet, si leggono commenti e recensioni dove i lettori lamentano un finale inesistente. Boh, non so se abbiamo letto lo stesso libro, perché a me il finale sembra lampante e, guarda caso, è proprio nelle ultime paginette!

Il grigio, di Giorgio Gaber e Sandro Luporini (Einaudi). Questo libricino è stato un vero tesoro, una sorpresa che davvero non mi sarei aspettato di incontrare. Ma i libri, a volte, ti scelgono, e lo fanno per vie impensabili. Le vie dei Libri sono infinite.
Si tratta di un monologo che racconta in prima persona la storia di un uomo che, per isolarsi dal mondo, si rifugia in una casa nuova. Ha bisogno di raccogliere i cocci di una vita traballante. Peccato che un bel giorno, un topo decide di mettergli il bastone tra le ruote. Una metafora sulla ricerca del proprio Io, dove non tutto quello che va storto è necessariamente qualcosa che rallenta il cammino. Dove le risposte possono giungere proprio dal tuo peggior nemico.
Una lettura superba che fa meditare. Lo so che ho detto che non avrei assegnato voti, ma se lo avessi fatto questo avrebbe meritato un quasi dieci...

P.S. Non l'ho ancora finito, ma voglio segnalarvelo comunque: un libro particolare, se non unico, che si intitola "Le sette vite di Dalila & Achille" ed è edito da Il Foglio Letterario. Sette racconti di altrettanti autori (tra i quali spicca il solito splendido Sacha Naspini con "Serenity Garden", una chicca imperdibile) che conducono tutti alla domanda: Tu credi nel destino?

Inoltre, acquistando una copia si sostiene il "Progetto Africa", in quanto 1 euro verrà devoluto ai bambini meno fortunati. Ve ne parlerò meglio alla prossima occasione, ma intanto ve lo suggerisco!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ehi, grazie... in primis per gli auguri, e poi ho scoperto con piacere che "frequenti" il mio blog...
Molto interessante il tuo, quando avrò bisogno di un consiglio sui libri da leggere, ora sicuramente saprò dove venire a cercare :)
Momy

M.P. ha detto...

Ciao, Momy! Vieni pure quando vuoi. Un bacio