lunedì 20 dicembre 2010

Premio Perelà 2010 a "L'ipotetica assenza delle ombre"!

Con grande emozione e gioia vi informo che venerdì 17 dicembre (venerdì 17 mi ha sempre portato bene) ho ricevuto una splendida notizia. Lo avete già letto nel titolo del post, ma lo ripeto:
"L'ipotetica assenza delle ombre", dopo essersi classificato secondo al Premio Portus Lunae del giugno scorso, ha vinto il Premio Perelà 2010!
Adesso non mi resta che continuare con il romanzo nuovo, che ho per le mani già da troppo tempo...
La pigrizia non mi avrà!  :)

giovedì 9 settembre 2010

Alla festa del PD

Vi aspetto sabato 11 settembre alle ore 21 presso lo stand della libreria della Festa del PD di Ravenna per una delle ultime presentazioni del romanzo "L'ipotetica assenza delle ombre". Si parlerà anche del prossimo progetto, ossia di "Nove passi vermiglio". Non mancate!

mercoledì 4 agosto 2010

A Marina di Ravenna!

Questa sera alle ore 21.00 sarò a Marina di Ravenna (chi mi legge/conosce sa cosa questo significhi per me) al Bagno La Piazzetta (Via Lungomare 2) per parlare del romanzo "L'ipotetica assenza delle ombre" e, magari, dare qualche anticipazione sul prossimo in lavorazione già da qualche tempo...
Se non sapete cosa fare, sarà un'occasione per scambiare due chiacchiere.
A presto!

venerdì 2 luglio 2010

Presentazione alfonsinese

Vi aspetto lunedì 5 luglio alle ore 21.15 presso la libreria della Festa del PD di Alfonsine per la presentazione del romanzo (mystery? gotico? noir?) "L'ipotetica assenza delle ombre".
A parlarne con me ci sarà la mitica Marta Casarini.
Non mancate!

lunedì 21 giugno 2010

Un premio a "L'ipotetica assenza delle ombre"

Oggi ho ricevuto il comunicato ufficiale dall'associazione: il mio romanzo "L'ipotetica assenza delle ombre" si è aggiudicato il 2° Premio Portus Lunae 2010!
Molto felice...

mercoledì 26 maggio 2010

Divorato da Mangialibri

Su Mangialibri appaiono un'intervista al sottoscritto e una recensione al mio romanzo "L'ipotetica assenza delle ombre".
Se vi va, potete leggere l'intervista cliccando QUI e la recensione cliccando QUI.
Aloha!

mercoledì 28 aprile 2010

L'ipotetica assenza delle ombre alla Feltrinelli

Mentre si avvicina la ristampa del mio mistery noir "L'ipotetica assenza delle ombre", sono lietissimo di informarvi che domani, giovedì 29 aprile, alle ore 17.30 sarò alla Feltrinelli di Ravenna a parlare della mia "opera". Con me ci saranno Eliana Tazzari (la mia relatrice ufficiale, amica insostituibile) e Fabrizio Matteucci, ossia il sindaco di Ravenna.
Spero di incontrarvi e di scambiare quattro chiacchiere dal vivo.
A proposito... domani sarà una giornata intensa: la mattina sarò al liceo artistico di Ravenna per uno degli incontri con i ragazzi che hanno letto proprio questo mio ultimo romanzo, mentre la sera, dopo la presentazione alla Feltrinelli, sarò a Bologna allo Zammù per parlare della Voras edizioni insieme all'editore, Stefano Grugni. A seguire, avrò il piacere di presentare il romanzo "Nina Nihil giù per terra" della mitica Marta Casarini.
Poi, credo che mi riposerò un po'...

martedì 27 aprile 2010

L'ipotetica assenza delle ombre su Gialli e geografie

Sul blog (molto interessante, davvero) GIALLI E GEOGRAFIE è apparsa una recensione molto particolare al mio romanzo L'ipotetica assenza delle ombre.
Per leggerla cliccate QUI!
Desidero ringraziare molto Manuela, una di quelle lettrici che ti fa respirare...

lunedì 12 aprile 2010

1° compleanno della Voras edizioni

Ciao! Vi aspetto sabato 17 aprile alla festa del primo compleanno della Voras edizioni.
L'evento, organizzato dall'associazione OpenBiblio con la partecipazione del comune di Alfonsine, inizierà alle ore 16 e si protrarrà fino alle ore 19.
Ci saranno le presentazioni delle due novità editoriali (28 Grammi Dopo di Iacopo Barison e Le mani in faccia di Luca Martini).
Il tutto condito da musica, aperitivi, buffet e tanti ospiti!
Dove? Presso la Galleria del Museo del Senio, in Piazza della Resistenza ad Alfonsine (RA).
Sotto la locandina.

mercoledì 7 aprile 2010

L'ipotetica assenza delle ombre su Corpi Freddi

Eccomi di corsa (ormai il tempo non esiste più) a segnalare una bella recensione al mio romanzo "L'ipotetica assenza delle ombre", edito da Voras edizioni, a cura di Daniela Contini nel blog Corpi Freddi.
La trovate QUI.

lunedì 1 marzo 2010

Giallo di Romagna mi intervista

Vi riporto un'intervista che Alessandro Anguilano mi ha fatto qualche giorno fa. Sono veramente riconoscente (fa anche rima) all'Associazione Giallo di Romagna, con la quale avrò un incontro tra non molto... ma poi ve ne parlerò. Intanto ecco l'intervista (presa da Facebook):


Ho avuto la fortuna di leggere i libri di Massimo Padua. Ho avuto la fortuna di emozionarmi con i suoi personaggi, di viverli grazie alle precise ed efficaci descrizioni, di sentirli miei amici, miei compagni in quell'avido sfogliare di pagine. Un libro di Padua lo metti via solo dopo essere arrivato alla fine, con la forte tentazione di ricominciare da capo. I suoi numeri sono 3 romanzi in 5 anni, 3 premi letterari, 11 racconti in altrettante antologie. I suoi testi sono adottati da diverse classi dei licei di Ravenna. Come lui stesso racconta attraverso il suo sito web, ha compiuto studi in campo artistico, è stato cantante di pianobar e attore teatrale, ma soprattutto è uno scrittore romagnolo.

Per uno scrittore che vive ad Alfonsine la prima domanda è quasi obbligata. Cos’è per te, persona e scrittore, la Romagna?La Romagna è una terra che amo profondamente, dalla quale fatico a separarmi e nella quale mi auguro di vivere per sempre. Io ho vissuto fino ai quindici anni a Marina di Ravenna, un paese che mi è rimasto nel cuore, anche se non posso negare che, oggi, non lo riconosco più. O meglio, mi sembra piuttosto ovvio che quello che io ricordo non corrisponda più alla realtà attuale. Sono una persona che a volte tende a rimuginare sulle vecchie esperienze, a ricordare il passato, e per me tale passato è imprescindibile da Marina di Ravenna.

Considerando tutti gli elementi che hanno generato le tue storie, c’è un luogo in particolare in cui essi convergono e che riconosci come scenografia ideale?In tutti i racconti e i romanzi che ho scritto precedentemente alla Luce blu delle margherite (ci sono almeno quattro/cinque romanzi rigorosamente inediti e una trentina di racconti), non ho mai voluto circoscrivere le vicende in un’area troppo riconoscibile. Non so perché procedessi in quel modo, forse perché mi piace pensare che un lettore debba essere libero di immaginare ciò che vuole e immedesimarsi liberamente nei personaggi, cosa che probabilmente risulterebbe più difficoltosa se la scenografia fosse soffocata da descrizioni troppo dettagliate. Poi è successo che ho scritto “La luce blu delle margherite”, un romanzo strano che non avrei mai pensato di realizzare. Si tratta di una sorta di autobiografia criptata, contaminata da evidenti incursioni nel fantastico, ma che resta a grandi linee una narrazione quanto più fedele dei miei primi trent’anni di vita. In questo caso, non ho potuto esimermi dal raccontare la città di Ravenna, e in particolare Marina. È stata una grande novità, per me, perché mi sono reso conto che potevo parlare di me senza troppi timori di mostrare le mie fragilità... e descrivere le ambientazioni mi è stato di profondo aiuto. E lo stesso vale per gli altri due romanzi. La storia de “L’eco delle conchiglie di vetro” è ambientata a Marina di Ravenna, anche se non è mai citata, mentre nel recente “L’ipotetica assenza delle ombre” le vicende si snodano tra Bologna e Ravenna. Perciò, rifacendomi un po’ alla risposta precedente, diciamo che la provincia di Ravenna, con la sua storia importante, le sue spiagge, le pinete, le fabbriche e il porto, mi pare uno scenario ideale dove far muovere i miei personaggi e far vivere le mie inquietudini.

È facile imbattersi in definizioni che indicano il genere noir come un sottogenere del giallo. Oltre a raccontare e risolvere un crimine, un libro noir ha lo scopo di portare il lettore a riflettere, rispetto a quello che ha letto, sulla realtà che lo circonda. Condividi questa classificazione?Non completamente. Negli ultimi tempi si tende a confondere il giallo con il noir. Per quel che mi riguarda, ritengo che il noir sia un genere secondo a nessun altro. Nelle trame a tinte fosche, non è necessario inserire elementi quali omicidi o la risoluzione degli stessi attraverso figure quali ispettori, investigatori e via dicendo. A me personalmente interessano molto di più la psicologia dei personaggi, il “nero” che si cela in ognuno di noi, le ombre con le quali siamo costretti a convivere o delle quali vogliamo liberarci. Il noir è più una condizione dell’anima, e le indagini più accattivanti sono per me quelle rivolte all’interno della nostra persona.

Quando ci siamo conosciuti, hai allontanato da Massimo Padua scrittore l’aggettivo noir, poi hai sorpreso il tuo pubblico con “L’ipotetica assenza delle ombre”, e attraverso il tuo blog dici che questo romanzo ha segnato una via da percorrere. Noi di Giallo di Romagna siamo un po’ di parte, ma possiamo sperare in un altro romanzo noir?Posso dire assolutamente sì. In realtà, avendo esordito con un romanzo delicato, piuttosto lirico e a tratti poetico come “La luce blu delle margherite”, i miei lettori tendono a identificarmi, a inserirmi all’interno di questa etichetta. Certo, anche “L’eco delle conchiglie di vetro” rispettava in buona parte queste caratteristiche. Ma devo ammettere che mi trovo molto più a mio agio nel descrivere storie e intrecci più complessi e, anche questo non posso negarlo, mi piace l’idea di suscitare nei lettori tensione e desiderio di scoprire i risvolti più terrificanti degli eventi. Il prossimo romanzo che ho in mente, per esempio, potrebbe perfino essere contaminato da influenze quasi horror... ma senza esagerare: in fondo, per quanto cerchi di nasconderlo, sono una persona molto sensibile!

Parliamo di te. Prova a fare un salto a 6 anni fa, quando ancora non avevi pubblicato il tuo primo romanzo “La luce blu delle margherite” (vincitore del Premio Opera Prima Città di Ravenna nel 2005, e del Premio Ancora 2005, seconda ristampa nel 2010). Cosa vorresti dire a quel Massimo?
Sei anni fa non avevo idea di quello che mi sarebbe successo. Mi divertivo semplicemente a scrivere delle storie che poi leggevano solo alcune persone fidate. Sono sempre stato molto insicuro e non ho mai avuto il coraggio, prima di allora, di sottoporre i miei lavori a qualche editore. Poi ho avuto la fortuna di vincere il premio Opera Prima, e da lì si è aperta una strada che, per quanto impervia e difficoltosa, credo sia una delle più intriganti che ci siano. Perciò, al Massimo di sei anni fa, direi di stare più tranquillo, di lavorare sodo e di non temere più (o almeno non così tanto) il confronto con gli altri e soprattutto con se stesso. In fondo, fare i conti con le proprie ombre, può essere perfino divertente!

venerdì 19 febbraio 2010

L'eco delle conchiglie su L'Insolito

Una nuova recensione al mio romanzo "L'eco delle conchiglie di vetro", a un anno e mezzo dalla sua uscita, è apparsa su L'Insolito a cura di Gianvittorio Randaccio, che ringrazio calorosamente.
Per leggerla, cliccate qui.

mercoledì 20 gennaio 2010

La luce blu delle margherite... Nuova edizione!


Il nuovo anno è già iniziato da un pezzo e io mi devo ancora riprendere. Non che abbia fatto chissà che (la mia età, d’altro canto, comincia a far sentire i primi effetti!), ma posso dire di essere devastato però soddisfatto. Soddisfatto perché il nuovo romanzo, il noir “L’ipotetica assenza delle ombre”, si sta comportando piuttosto bene: ottime critiche, discreta attenzione, buone vendite. Si tratta di un testo che è nato in un paio di mesi, una storia che premeva per uscire e che ho voluto assecondare, pur sapendo che avrei rischiato grosso. Infatti, chi ha letto gli altri miei romanzi (“La luce blu delle margherite” e “L’eco delle conchiglie di vetro”) si è trovato a far i conti con una storia molto più dark, decisamente più inquietante e con più di una concessione al thriller, se non all’horror.
Eppure questo romanzo, più corposo e più denso degli altri, si sta ritagliando un certo spazio. I commenti e le mail che ricevo quasi quotidianamente mi aprono il cuore, mi concedono l’illusione di proseguire sulla giusta strada(a proposito: grazie davvero a tutti!). La trama che ho tratteggiato può essere considerata una sorta di storia parallela alla “Luce blu”. Dunque, non un sequel, non un prequel, ma una vicenda autonoma ben più cupa e articolata. Alcuni personaggi ritornano, ma mi sono divertito a creare per loro un destino personale, diverso, originale. Nessun problema se non si è letto nient’altro di mio. Anzi, forse è quasi meglio... Ma è qui che arriva il bello. Il mio primo romanzo è esaurito già da diverso tempo (salvo qualche giacenza qua e là), e l’editore Fernandel (con cui, appunto, ho pubblicato “La luce blu delle margherite”) cosa mi combina? Mi ripubblica il testo in una nuova edizione, con più pagine, una copertina diversa, due capitoli aggiuntivi.
Cosa posso dire? Sono molto felice e, in qualche modo, mi sembra che il mio primo nascituro si sia meritato una nuova vita. Tutto questo per dire che, dopo l’ultimo romanzo, “L’ipotetica assenza delle ombre” edito da Voras edizioni, uscito poco più di un mese fa, adesso torna nelle librerie “La luce blu delle margherite” (Fernandel editore) in una nuova veste grafica, e non solo.
Ecco la copertina in anteprima (il libro uscirà a fine mese, mi pare di capire).