venerdì 25 gennaio 2008

Mani...

Oggi voglio condividere con voi un paio di buone notizie. La prima è che durante il mese di febbraio incontrerò gli studenti del liceo artistico di Ravenna. Per la verità, ho ricevuto la conferma per almeno due incontri già qualche giorno fa. Diverse classi hanno adottato il mio primo romanzo come libro di lettura, perciò avrò l'onore di avere un contatto diretto con loro. Qualche tempo fa, ho fatto la stessa esperienza con gli studenti del liceo scientifico (allora, però, era soltanto una classe), ed è stato bellissimo. Io tremavo come una foglia, ma credo che non se ne siano accorti! :)
La seconda è che un mio racconto inedito, dal titolo "Mani", è risultato tra i segnalati del Premio Panchina, un concorso nazionale alla prima edizione. La serata che mi riguarda si terrà il 2 aprile a Bologna (vi farò sapere).
Niente di nuovo ancora per il romanzo, anche se ho avuto nuovi contatti molto promettenti. Staremo a vedere...

lunedì 14 gennaio 2008

Libri di dicembre

Ecco cosa ho letto nel mese di dicembre. Nello stilare la lista, mi sono reso conto che si tratta perlopiù di opere d'esordio. Questo mi rende particolarmente felice perché spesso si dice che i (pochi) lettori italiani non prestano attenzione ai libri di esordienti. Ma sono contento anche perché, come dicevo in qualche post fa, mi sono piaciuti tutti. Bando alle ciance.

Silvertown, di Francesco Monti (Bacchilega). Un giovane autore promettente. Questo è il suo primo libro che sembra scritto da un americano, senza tuttavia risultare inutilmente macchinoso o pretenzioso. Una storia sporca, densa e quasi pulp.
Voto: 6/7
L'ingrato, di Sacha Naspini (Effequ). Il primo romanzo di uno scrittore di cui sentiremo ancora parlare. Uno che sa cosa raccontare e come si fa a scrivere. La sua prosa, almeno in questo suo lavoro, è caratterizzata da uno stile che si ritrova nelle opere del primo Novecento. Detto così, potrebbe sembrare un linguaggio po' datato, ma vi garantisco che non è per niente ampolloso e che la lettura coinvolge fino alla fine.
Voto: 8

Il cerchio Rotto, di Giorgia Foschini (Fernandel). Questo libro l'ho letto con molta curiosità perché ha vinto la nuova edizione del concorso che ho vinto io nel 2005. Dunque, il romanzo mi è piaciuto molto fino alla fine. O meglio, fino al penultimo capitolo. L'epilogo, che non vorrei svelare, ricorda un po' troppo un film, con una certa attrice che tra parentesi adoro. A mio avviso è un po' troppo forzato. Peccato! Anche qui vale il discorso sul linguaggio che ho fatto circa "L'ingrato". A qualcuno può non piacere, ma a me ha convinto. Certe storie richiedono un modo di essere descritte che, a volte, può risultare leggermente anacronistico.
Voto: 7

Impronte di pioggia, di Christian Mascheroni (L'ambaradan). Pagine intrise di magia e di sentimento, di dolore e di rinascita. Uno stile ricercato, ma non ridondante. Un libro che mi è dispiaciuto aver finito di leggere. Non so se mi sono spiegato... Vogliamo trovare un difetto a tutti i costi? Forse un po' lenti alcuni passaggi nella prima parte. Lenti, ma necessari. Resto in attesa del nuovo romanzo.
Voto: 8

Requiem, di Antonio Tabucchi (Feltrinelli). Forse non il migliore Tabucchi, ma la classe non è acqua. Un viaggio allucinato nelle profondità dell'essere umano. Spiriti che tornano e raccontano, un sogno che è esperienza misteriosa. Da leggere.
Voto: 8

Stai tranquilla, io sto bene, di Olivier Adam (Minimum fax). Sarà che il suo esordio italiano mi aveva entusiasmato (Passare l'inverno). Sarà che il successivo mi aveva ulteriormente convinto (Scogliera). Sarà che mi ricorda molto Agota Kristof (be', forse ho esagerato un po'). Sarà che l'ho letto in una notte. Sarà che è in lizza per divenire uno dei miei autori preferiti. Non lo so cosa sarà.
Voto: (sarà mica che gli diamo un bel) 9

Diceria dell'untore, di Gesualdo Bufalino (Bompiani). Erano mesi che volevo leggere questo libro che una mia amica mi aveva consigliato. E mi ha consigliato bene. Questo rappresenta un esordio piuttosto tardivo (sessantuno anni) di un autore che, morto nel '96, è riuscito a divenire subito uno dei maggiori esponenti della letteratura italiana del Novecento. Ormai un classico.
Voto: 9
Vicolo cieco, di Michele Andreis (Effequ). Veloce, un ritmo incalzante, una storia attuale e ben scritta da leggere tutta in un fiato. Anche questo è un esordio e (ebbene sì) anche questo molto buono.
Voto: 7/8

Spider, di Patrick McGrath. Che meraviglia! Avevo visto il film di Cronenberg con uno splendido Ralph Fiennes. Uno dei pochi casi in cui il film e il romanzo da cui è tratto quasi si equivalgono. Una storia terribile e angosciante, senza via di uscita e dove niente è chiaro e il confine tra realtà e follia si fa quasi impercettibile.
Voto: 9

450 Kg

Che ritardo! Siamo tutti in ritardo, in questo periodo, è vero? O sono solo io che vorrei che lo fossimo tutti, in modo da non sentirmi così terribilmente, stramaledettamente, perennemente in RITARDO? Ok, fine del piagnisteo (e anche di una "pseudo-carriera" di mediocre scribacchino...). Sono in ritardo, dicevo, per tante cose. Ma, un po' alla volta, sistemo tutto. Entro questa settimana devo scrivere il racconto per il mensile di febbraio, intervistare la giovane scrittrice ravennate che ha vinto quest'anno il premio "Opera Prima", partecipare ad alcuni concorsi, altre cose che non sto a dirvi per non annoiarvi (come credo di aver già fatto!).
Diciamo che è un periodo che pretenderebbe un grande impegno da parte mia... peccato che, nel frattempo, io sia diventato un "cicciobombo" che ormai rotola via. Sto ingrassando un po' troppo, e queste feste non hanno certo aiutato. E' un po' dura rimettersi davvero in carreggiata (e in forma!). Adesso cerco di riprendere la "rubrica" dei libri letti. Anzi, facciamo che apro un nuovo post.

sabato 5 gennaio 2008

Arrivo...

Per quel che riguarda le letture del mese, tra qualche giorno (ovvero quando mi sarò ripreso dalla mia pigrizia, per non parlare delle abbuffate delle feste) segnalerò i nove libri che ho letto il mese scorso. Potrà sembrare strano, ma mi sono piaciuti tutti. E vi garantisco che non è per interpretare il "buono" della situazione... Ad ogni modo, ci sentiamo tra pochissssssimo!
P.S. Per quelli che non sono riusciti a trovare l'intervista che Christian Mascheroni ha fatto al sottoscritto... ecco qui.

Sono ancora in tempo?

Ciao a tutti e buon anno di cuore... Lo so che sono in ritardo, ma vi assicuro che gli auguri sono sinceri. Intendo ringraziare, in particolare, Gloutchov (lui sa perché), Alex Mcnab per l'interesse che mi ha dimostrato, Pastrocchio per la gentilezza, Christian Mascheroni per l'intervista che mi ha fatto per puralanadivetro. Tanti altri sarebbero da ringraziare, ma lo farò in altre circostanze.