giovedì 13 marzo 2008

Mecnavi: per non dimenticare

Oggi ricorre il 21° anniversario di quella che è stata la più grande tragedia italiana sul lavoro dal dopoguerra. Ravenna commemora i morti della "Elisabetta Montanari", la nave gasiera ferma per lavori al cantiere Mecnavi, che il 13 marzo 1987 si trasformò in un inferno nel quale persero la vita tredici persone.

In Italia muore un lavoratore ogni 7 ore.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Già...
a chi attribuire le responsabilità di quello che accade?
Per poi ridursi tutto a...
una cronaca di una morte annunciata.
Purtroppo è sempre così.
Un saluto.
ARTEMISIA

Anonimo ha detto...

Già...
a chi attribuire le responsabilità di quello che accade?
Per poi ridursi tutto a...
una cronaca di una morte annunciata.
Purtroppo è sempre così.
Un saluto.
ARTEMISIA

Unknown ha detto...

Se morire è già una cosa orrenda, morire sul lavoro è troppo crudele, specialmente perchè si potrebbe evitare con una rigida regolamentazione di controlli e sicurezza.

PS: per la cronaca, mio padre è morto per un tumore causato dall'avvelenamento d'amianto respirato sul lavoro.

M.P. ha detto...

Allora condividiamo un lutto: mio padre era uno degli operai della Mecnavi...